Lezione 4 L'Impero romano

44 a.C.
La morte di Cesare

La morte di Cesare segnò la fine delle repubblica romana. Dopo anni di guerre civili, il nipote Ottaviano, giovanissimo, prese in mano le sorti del paese. Istituì prima un triumvirato, insieme a Lepido e Antonio, poi, dopo aver eliminato i due colleghi esautorando il primo e sconfiggendo il secondo nella battaglia di Azio, assunse il titolo di Augusto, che gli fu conferito dal Senato nel 27 a.C.

27 a.C.-14 d.C.

Con l’ascesa al potere di Augusto (27 a.C.-14 d.C.) cambiarono le strutture politiche della repubblica: una lenta transizione portò alla nascita di una nuova forma di governo, l’Impero, che garantì al mondo romano due secoli di prosperità e sviluppo. Augusto non accettò mai titoli se non quello di princeps cioè di primo fra i cittadini, ma accentrò gradualmente i poteri nelle sue mani, fino a controllare tutti i territori dell’Impero.

Le riforme

Operò una grande riforma amministrativa e dell’esercito. Istituì una nuova carriera accanto a quella senatoria, la carriera equestre. Costruì strade e fondò città, attuò una riforma agraria che rivoluzionò l’aspetto delle campagne. Negli anni del suo governo ripresero i commerci e l’agricoltura, ci fu una crescita economica, che gli garantì un ampio consenso sociale.

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